catasto

Il catasto italiano nasce nel momento dell’unificazione dell’Italia al fine di eseguire un censimento delle proprietà private da tassare; a distanza di anni le finalità sono rimaste le medesime, ma sono variate le modalità per aggiornarne i dati.

 

Il catasto oggi è inglobato nell’Agenzia delle Entrate e viene denominato Agenzia del Territorio. E’ caratterizzato da due entità ben distinte, il catasto terreni ed il catasto fabbricati.

 

Nel catasto terreni sono censiti tutti i terreni, non possono essere censiti fabbricati di alcun genere (neanche quelli a servizio dell’agricoltura), i quali sono caratterizzati dall’indicazione della titolarità, della qualità del terreno, delle dimensioni e della rendita catastale.

 

Nel catasto fabbricati devono essere censiti tutti i fabbricati o porzioni di essi in grado di avere un reddito proprio. Anche qui, i dati principali che vengono mostrati sono l’indicazione della titolarità, la categoria (per ogni destinazione d’uso dell’immobile corrisponde una sigla, ad esempio per gli appartamenti A2 – A3, per le villette A7, uffici A10 etc.) e la rendita catastale.

 

E’ fondamentale che i dati presenti al catasto siano corretti poiché, a partire dal 2010, è obbligatorio allegare agli atti di compravendita una dichiarazione di regolarità catastale.

 

Si fa presente inoltre che l’indicazione della titolarità sulla visura catastale non costituisce prova certa dell’essere proprietari dell’immobile, per avere tale garanzia occorre approfondire delle ricerche dette ipotecarie.